Crediamo di essere separati dal mondo, e non ci rendiamo conto invece che tutta la realtà che percepiamo esiste solo all’interno di un sogno creato dalla nostra mente.
Eccomi di nuovo a scrivere su Campo Quantico per parlarvi di uno degli argomenti che mi stanno più a cuore, convinto della sua fondamentale importanza per comprendere molti degli altri argomenti affrontati in questo blog.
Il titolo potrebbe sembrare alquanto strano e pretenzioso, ma se avrete la costanza di arrivare fino in fondo converrete con me riguardo la verità di quanto sto per affermare.
Partiamo da alcuni concetti fisici che riguardano la percezione che abbiamo del mondo, ottenuta attraverso i 5 sensi. Niente di nuovo se affermo che le immagini (ma lo stesso discorso vale anche per i suoni, i sapori, ecc.) sono percepite dal nostro cervello attraverso l’elaborazione di segnali elettrici provenienti dalla retina situata in fondo al bulbo oculare e trasportati dai nervi ottici. La scienza ha localizzato una zona ben precisa del cervello dedicata alla elaborazione delle immagini, che risulta situata dietro la nostra nuca.
La parola chiave qui è “elaborazione” dei segnali elettrici. In realtà il nostro cervello non sa nulla della realtà esterna. E’ rinchiuso fin dalla nascita all’interno della scatola cranica, e se ci pensate, è al buio là dentro. Di fatto non viene mai a contatto col mondo che tenta di interpretare.
Ma andiamo un pò più oltre. Se collegassimo la stessa zona del cervello con degli elettrodi ad un computer, potremmo inviare dei segnali elettrici esattamente identici a quelli generati dal bulbo oculare, e riprodurre nel cervello delle immagini (o suoni, odori, sapori, …) che verrebbero percepite come reali. Il cervello non potrebbe in alcun modo accorgersi della differenza tra una immagine cosiddetta ‘reale’ ed una generata artificialmente dal computer. In un ipotetico esperimento (che speriamo rimanga sempre e solo ipotetico) potremmo indurre un soggetto a vivere in una realtà del tutto artificiale, senza che il malcapitato potesse mai accorgersi di nulla (gli occhiali 3D ed i guanti di alcune applicazioni di realtà virtuale si basano più o meno sullo stesso principio).
Potremmo infatti fargli vivere qualsiasi tipo di esperienza, bella o brutta, del tutto fantasiosa, non legata cioè a nessuna realtà in particolare. Potremmo fargli incontrare delle persone ‘artificiali’ e fargli provare dei sentimenti di gioia, odio, amore, ecc. nei loro confronti. Se il soggetto vivesse così fin dalla nascita, non saprebbe mai nulla della sua condizione artificiale.
Ma pensateci un attimo: quale sarebbe la sua reazione se qualcuno tentasse di spiegargli che tutto quello che percepisce non è reale, e che il mondo in cui vive di fatto esiste solo nel suo cervello?
Si rifiuterebbe categoricamente di credere a quanto gli viene rivelato. Anzi, sono sicuro che prenderebbe per matto colui che sta cercando di rivelargli la verità.
Ebbene, la nostra condizione normale non è così diversa da quell’ipotetico soggetto. Pensateci: esattamente come lui riceviamo ed elaboriamo solo dei segnali elettrici, e nulla e nessuno può assicurarci che là fuori esiste il mondo esattamente così come lo percepiamo. Non possiamo avere altre informazioni riguardo la realtà se non quelle che ci vengono fornite attraverso degli elettrodi naturali (le terminazioni nervose) di cui Madre Natura ci ha dotato fin dalla nascita.
Nulla e nessuno può darci informazioni riguardo la reale esistenza del mondo che percepiamo
Ok, direte voi, questo non vuol dire niente, perchè allo stesso modo non è possibile dimostrare che il mondo là fuori non esiste come lo percepiamo.
Solo onde di probabilità, nient’altro
Qui però interviene la fisica quantistica, che nella sua ricerca dell’essenza ultima della materia, si è accorta che nella realtà la materia è fatta di… nulla.
Nulla? Si, nulla. O meglio, nulla che possa essere ricondotto a qualcosa di materiale e tangibile. La materia non può essere spiegata con la materia stessa. In altre parole, se andiamo in profondità nel microcosmo, e tentiamo di suddividere la materia nei suoi composti più piccoli, arriviamo ad un punto in cui non esiste più nulla, se non onde di probabilità (a tal proposito vi consiglio di leggere questo altro mio post).
E la cosa apparentemente più incredibile è il fatto che una particella di materia si comporta in un modo piuttosto che in un altro esclusivamente in base alla decisione, o aspettativa, dell’osservatore. In altre parole, è il cervello a creare la realtà così come la vediamo.
Di fatto il mondo là fuori non esiste. O più esattamente, esiste solo come rappresentazione del tutto soggettiva di quello che crediamo sia il mondo reale, che di fatto è composto solo da energia e onde di probabilità. Questa verità ci è stata rivelata già migliaia di anni fa da grandi Maestri del passato, come Buddha o lo stesso Gesù, ed oggi ci viene confermata dagli esperimenti di fisica quantistica condotti nei laboratori delle Università di tutto il mondo.
Rendiamo reale ciò in cui crediamo
Ma sapete qual’è il vero problema? Esattamente come l’ipotetico soggetto del nostro esperimento rifiutiamo categoricamente di credere a tutto ciò. Pensiamo che quello che percepiamo sia un mondo reale fatto di materia solida. Lo abbiamo sempre creduto, fin dalla nascita, e diamo volentieri del visionario a chi tenta di farci conoscere la realtà ultima delle cose.
E’ proprio questo il problema.
Subiamo le vicissitudini del mondo proprio perchè crediamo di esserne separati. Questo dà al mondo un potere che altrimenti non avrebbe. Siamo Dei, padroni assoluti del mondo che stiamo creando, pertanto l’Universo si comporta esattamente come noi chiediamo, attraverso le nostre credenze e aspettative, che debba comportarsi.
Non c’è alcun dubbio che il nostro mondo, con le sue gioie e i suoi problemi, lo creiamo noi attraverso la concezione del mondo che ci è stata inculcata fin da piccoli. Stiamo sognando una realtà che esiste solo all’interno della nostra mente.
Siamo i creatori che si sono persi all’interno
della propria creazione, credendola reale
E allora smetti di credere che il mondo là fuori abbia vita propria, e che non sia possibile creare volontariamente una realtà diversa e migliore.
In altre parole rilassati, stai solo sognando.
Paolo Marrone

Crescita Spirituale
Uno Editori
2013
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190

Dagli incontri con i media, un libro prezioso che racchiude il cuore dell’insegnamento di Osho, abilissimo nell’usare al meglio il tempo limitato di un’intervista: per la prima volta Osho comunica l’essenza della sua visione all’umanità intera.
Breve e immediato, ma anche sottile e dettagliato, Osho affronta questioni, dilemmi, interrogativi e i grandi temi che ci caratterizzano, offrendo una nuova bussola per spezzare le tante schiavitù del passato, abbandonare stereotipi e pregiudizi e aprirsi a una reale comprensione di se stessi e del mondo in assoluta libertà... (Continua)
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Piccola considerazione: utilizzi le “scoperte della fisica quantistica” per giustificare la tua “idea” ma tale “fisica quantistica” è pensata, percepita e quindi teorizzata nello stesso identico modo, ovvero attraverso i medesimi impulsi elettrici, quindi ha il medesimo valore di “relatività”, “soggettività”. Non sto mettendo in discussione ciò che affermi ma le basi sulle quali lo affermi sono poste all’interno del medesimo quadro di riferimento e non all’esterno di esso e quindi in parole povere siamo sempre dentro la scatola buia.
Cordialità
Hai perfettamente ragione Paola, non è possibile svelare il sogno dall’interno del sogno stesso. La fisica quantistica però, benchè operi dall’interno della scatola, è l’unico strumento ‘razionale’ che al momento abbiamo a disposizione per svelare la totale inconsistenza della materia così come la percepiamo. Non è tutto, ma è un buon inizio per farci se non altro pensare, e farci porre delle domande che altrimenti non ci saremmo mai poste. La via per il ‘risveglio’ naturalmente non passa attraverso ragionamenti razionali o esperimenti scientifici, ma per poter uscire dall’illusione è fondamentale prima di tutto rendersi conto di vivere in una illusione.
Potrei chiederle in quale passo del Vangelo Gesù parla di questo?Grazie in anticipo della sua risposta.
Carissima Cinzia, non c’è un passo in particolare nei Vangeli in cui questo concetto è espresso in modo esplicito (almeno in base a quella che è la mia non esaustiva conoscenza dei Vangeli). Credo che l’intero insegnamento di Gesù fosse volto a dimostrare che il mondo materiale così come lo concepiamo non ha alcuna valenza, e che è errato attribuirgli qualsiasi significato concreto. E questo lo fa sia attraverso le parole, sia attraverso i miracoli. Cosa sono i miracoli se non il mezzo per dimostrare (ahimè travisato da molti) che la realtà è creata da noi, e che una mente evoluta può modificarne le leggi fisiche a suo piacimento? Come potrebbero esistere i miracoli se le leggi fisiche fossero qualcosa di reale ed immutabile? Come si potrebbero moltiplicare dei pesci, se quei pesci non esistessero solo nella mente di chi li osserva? Naturalmente questo è il mio pensiero, senza alcuna pretesa di considerarlo verità assoluta.
Ho letto tutti I libri su qyesto argomebto, da neville in primis ( che lo ritengo I’ll migliore ) a gregg braden fino a roy martina. E sono assolutamente convinto che quello che scrivi é vero, ma una domanda mi sorge da sempre, se riusciamo a cambiare la nostra realta. Dovrebbe scomparire immediatamebte la crisi , perche noi non la percepiremmo , e quindi vedremmo l’italia in maniera diversa. Come sarebbe possibile questo secondo te.
Mario, quello che vediamo nella realtà, crisi compresa, è quello che crediamo a livello più profondo. Se ci lasciamo convincere che nel mondo c’è la crisi, che bisogna lavorare duro per vivere, ecc. sta sicuro che il mondo rispecchierà esattamente quello in cui crediamo. Cambia le tue convinzioni più profonde (ma forse già sai che non è per nulla facile) e vedrai cambiare il mondo.
vuol dire che se io mi dico da sola che l Italia e’ un paese onesto e prospero per i cittadini, allora le leggi cambiano? i disonesti se ne vanno? e noi italiani iniziamo una vera vita, senza piu’ essere schiavi dei politici? Come e’ possibile che siamo in un sogno quando poi negli anni abbiamo visto l avvento della tecnologia: esite il pc, il cellulare. In nessun sogno nascono cose che non hai mai visto e dunque come si sono create queste cose nel nostro sogno se cosi e’?? poi sogniamo la notte e quindi come si puo’ fare un altro sogno nel sogno?? E quando una persona muore, che vuol dire, che sta finendo il suo sogno, e noi lo vediamo. Scusa ma io non l ho capita sta storia della vita virtuale pero’ vorrei vederci piu’ chiaro. Mi spieghi in maniera semplificata tutto cio’ per favore. Grzie
Carissima Mery, non basta ‘dire’ che va tutto bene. Bisogna crederlo in modo profondo, nel proprio inconscio. Ma è semplicemente impossibile da fare per chi crede ancora di essere separato dal resto del mondo, e soprattutto da chi crede di non essere l’unico responsabile di tutto ciò che accade. E’ un modo di pensare che va al di là delle credenze comuni. Non è possibile applicare i vecchi ragionamenti, perchè semplicemente non funzionano. Il mondo si può cambiare solo cambiando se stessi, dopo aver realizzato che il mondo è solo una proiezione di quello che c’è al nostro interno. Hai fatto molte domande, alle quali non è possibile rispondere nel poco spazio di un commento ad un articolo. Se continui a seguire questo blog troverai molti altri articoli che tentano di spiegare questi concetti.
Paolo Condivido appieno il tuo post anzi aggiungo che lo spazio e il tempo sono gli unici testimoni che ne confermano l’ autenticità assoluta che non è percettibile ad occhio umano ma trova spiegazione nel mondo invisibile !
io so ke la vita e’ : un sogno nel sogno di un sogno ,ke siamo uno ,e x creare un modo positivo l,uno deve dare ” AMORE” ***
Buongiorno vorrei ribadire il concetto di realtà ovviamente ognuno di noi può creare la propria realtà in modo tale da dare il proprio contributo a fin di bene così si spera mentre per gli altri non abbiamo nessuna possibilità possiamo cercare di aprirgli la mente dando dei suggerimenti ed INFORMANDOLI su come si possa arrivare a poterlo fare.Rimangono tante domande in merito sicuramente il PENSIERO e lo strumento più potente che abbiamo nelle nostre mani questo ci permetterà di poter incidere la REALTÀ eh si perché il POTERE e’ l’ incisione della realtà.
Caro Paolo
ho la sensazione che il fatto che il cervello possa essere educato rifacendosi alla fisica quantistica e alle neuroscienze, mi fa pensare che si voglia creare la mitologia di un potere illimitato dell’io. Certe scoperte scientifiche, come la legge di attrazione, la plasticità del cervello, o la natura delle onde e delle particelle mi pare vengano interpretate in modo da significare qualcosa che esula dal campo della ricerca. Questo qualcosa pare un messaggio di potenziamento dell’io, al servizio della cultura del narcisismo:” Ecco il Cosmo ed ecco il nostro meraviglioso cervello. Attingi al suo potere di attrarre salute, ricchezza, amore, successo e longevità, si parla di evoluzione, coscienza superiore, Sè superiore, visualizzazione, pensiero positivo, energia psichica, omettendo però la parte più cruciale per chiunque sia interessato veramente a ottenere consapevolezza:l’assoluta necessità di esaminare la possibilità del fallimento, le emozioni oscure, le spinte regressive e la disciplina necessaria per ottenere risultati, ossia tutto quello che richiede un reale processo di appendimento con impegno e fatica. Mi sembra che ci sia una beata ignoranza della ferita e del male, e il sogno infantile di una facile abbondanza e di un potere divino. Certi suggerimenti, irrefrenabilmente ottimistici, secondo cui chiunque può accedere al superpotere terapeutico del cervello, si accompagnano a una visione del Cosmo immaginato come il nostro personale campo di gioco. Secondo me questo ha poco che fare con un vero processo di trasformazione e molto con un aspetto consumistico della cultura.
Cordialità
Carissimo Bruno, se hai letto altri articoli del mio blog, avrai sicuramente notato il mio continuo riferimento al fatto che il lavoro di crescita personale e spirituale, in quanto ‘lavoro’, presuppone uno sforzo da parte di chi desidera ottenere qualche risultato concreto. L’idea di ‘visualizza la villa con piscina e l’avrai’ non fa parte dell’approccio che io tengo su queste pagine, nè della mia visione della realtà. La possibilità di subire sconfitte o qualche temporanea battuta d’arresto fa parte del processo, ne è addirittura un elemento chiave e fondamentale per agevolare il percorso di crescita. Nei miei articoli cerco sempre di porre l’enfasi verso l’atteggiamento da tenere rispetto a qualsiasi avvenimento della vita, positivo o negativo che sia, al fine di trarre sempre e comunque un insegnamento. Primo fra tutti, l’insegnamento principale è che siamo noi gli artefici del nostro destino, qualunque esso sia, che ci piaccia o no. Tu parli più volte del cervello come l’elemento che io porrei in primo piano come l’artefice delle nostre creazioni. Non è così. L’unico artefice è il nostro Vero Sè, che è l’unico elemento in grado di creare la realtà che sperimentiamo. Il cervello è solo uno strumento, mera macchina biologica al servizio di questa esperienza terrena. Il grande errore è proprio quello di identificarsi con il proprio corpo e la propria mente. Più volte ho scritto e ribadito che siamo molto di più. Riassumere il mio pensiero in queste poche righe sarebbe comunque impossibile, pertanto ti lascio, se vorrai, alla lettura dei miei altri articoli di questo blog, dove potrai farti un’idea più completa del mio pensiero. Grazie per l’interessante spunto di riflessione.
Cambiare le credenze e vibrazioni al livello piu’ profondo: COME? Con la Chiave Suprema?
Una domanda mi sorge spontanea…se la vita, ovvero ciò che affrontiamo ogni giorno e’ un sogno e dipende tutto dalle nostre aspettative, significa che possiamo plasmare gli eventi a nostro piacimento (quando va male dovrebbe significare che siamo masochisti?) ma a parte questo…vorrebbe dire anche che l’unica vera realtà siamo noi stessi (nel mio caso ovviamente sarei io) e le persone intorno a noi sarebbero proiezioni, una sorta di burattini, comparse/attori per riempire le scene? In questo caso dovrei essere anche io una proiezione/burattino di chi mi circonda, perché sono sicura che anche queste persone siano convinte di esistere e dal canto loro possono mettere in dubbio la mia esistenza…
No Francesca, nessuno è un robot o un burattino nelle mani di nessun altro. La risposta non è semplice da dare, ma la spiegazione più immediata che mi viene da darti è che il mondo che sperimentiamo non è altro che un film proiettato sullo schermo della Coscienza Divina. Ora, devi sapere che di Coscienza ce n’è una sola, e ognuno di noi non è altro che una particolare espressione di quella stessa coscienza. Quindi di sognatore ce n’è uno solo, che è il nostro Vero Sè, che a sua volta è l’espressione di quella unica coscienza. Lo stesso vale per qualsiasi altra persona. Ecco perchè si dice di solito che “siamo tutti Uno”. So che forse non è ancora molto chiaro, ma non saprei come spiegarlo in modo più semplice 🙂
Paolo, ho letto e riletto la tua risposta ed effettivamente ho un po’ di difficoltà a capire, penso mi ci vorrà un po’ per elaborarla 🙂 grazie comunque per la tua risposta, mi rassicura il fatto che una risposta alla mia domanda almeno esista e per quanto non l’abbia capita granché ha un tono rassicurante, diciamo che al momento mi basta e mi tranquillizza 😀
Grazie Paolo e complimenti. Ma se quello che vediamo è un’illusione, perché tutti vediamo la stessa realtà irreale?
Un saluto
Alessandra
Grazie Alessandra dei complimenti. La risposta non è semplice e non basterebbe un intero libro, ma qui ti posso dire in breve che, benchè sembriamo tutti separati, in realtà apparteniamo ad una stessa Coscienza Globale. Questo ci permette di condividere quello che ci appare essere il mondo esterno.
Ok! ma quindi…se tutto parte dal cervello..mi va bene anche come spiegazione real/virtual Ma partite sempre dall elemento primordiale atomo=cervello!!!Perche tutti voi eslporatori quantici spirituali partite da li!!! !Ci spiegate il “gancio”.dove l agganci…quanto ecc…ma DOVE L agganci??? Sull uovo o sulla gallina!?
Luca, mi dispiace contraddirti ma credo tu abbia frainteso il mio pensiero. Non credo di aver mai detto che tutto parte dal cervello, nè ho mai accennato all’associazione atomo-cervello. Ogni cosa materiale è solo l’espressione di un concetto, o forma-pensiero. La mia visione è molto vicina a quella di Bohm (le cui geniali intuizioni vengono in questi anni confermate da alcuni esperimenti della scienza ufficiale). Forse ti può essere utile leggere questo mio articolo dove spiego la cosa più approfonditamente: https://www.campoquantico.it/blog/la-mente-come-mezzo-per-esprimere-idea-divina/