Quantino era un bambino molto curioso e appassionato di scienza. Un giorno, mentre stava giocando a nascondino con i suoi amici Lina, Leo e Nina, scoprì una stanza misteriosa nella sua casa. Era una stanza che non aveva mai visto prima, chiusa da una porta con una serratura a forma di Q.
Quantino si chiese cosa ci fosse dentro. Forse era la stanza segreta del suo bisnonno, che era stato un famoso fisico. Forse conteneva dei tesori o delle invenzioni incredibili. O forse era la porta per entrare in un altro mondo.
Quantino decise di aprire la porta usando la chiave a forma di Q che aveva trovato in una vecchia scatola. Infilò la chiave nella serratura e girò. La porta si aprì con uno scricchiolio.
Quantino entrò nella stanza seguito dai suoi amici. Ma appena entrò rimase sorpreso. La stanza era piena di oggetti strani e colorati. C’erano dei libri, dei giocattoli, dei quadri, delle lampade, dei cuscini, dei fiori e tante altre cose.
Quantino si sentì felice. Si aspettava di trovare qualcosa di interessante e non si sbagliava. Si avvicinò a un tavolino dove c’era una scatola di legno con sopra una lente di ingrandimento.
Quantino prese la lente di ingrandimento e la guardò con curiosità. Si chiese a cosa servisse. Forse era uno strumento per osservare le cose piccole. Forse c’era qualcosa di nascosto nella scatola.Quantino aprì la scatola e vide che dentro c’era un foglio bianco con sopra una lettera Q disegnata a matita. Quantino pensò che fosse una firma del suo bisnonno. Forse voleva lasciargli un messaggio.
Quantino mise la lente di ingrandimento sul foglio e cercò di ingrandire la lettera Q. Ma appena lo fece, sentì una voce sottile e acuta che gli disse: “Ciao! Mi chiamo Quark e sono uno gnomo quantistico. Vivo nel mondo dell’infinitamente piccolo, dove le cose si comportano in modo molto strano”.
Quantino rimase sbalordito. Alzò la lente di ingrandimento e vide che sulla lettera Q c’era un piccolissimo gnomo con un cappello a punta e una barba rossa. Era lui che parlava.
Quantino non riusciva a credere ai suoi occhi. Come era possibile? Come poteva esistere uno gnomo quantistico? Come poteva parlare?
Quantino chiamò i suoi amici per mostrare loro la scoperta. Lina, Leo e Nina si avvicinarono al tavolino e guardarono il foglio con la lente di ingrandimento. Anche loro videro lo gnomo quantistico e rimasero stupiti.
Lo gnomo quantistico si presentò a tutti e disse: “Sono qui per spiegarvi il mistero della stanza in cui vi trovate. Questa stanza è un esperimento del vostro bisnonno. Voleva dimostrare qualcosa di importante sulla natura della realtà. Voleva mostrare che le cose esistono solo quando vengono osservate”.
Quantino e i suoi amici rimasero confusi. Cosa voleva dire lo gnomo quantistico? Come potevano le cose esistere solo quando venivano osservate?
Lo gnomo quantistico disse: “Per farvi capire meglio, vi faccio vedere una cosa”. Poi batté le mani e tutti gli oggetti della stanza scomparvero come per incanto.
Quantino e i suoi amici rimasero stupiti e anche un po’ spaventati. Dove erano andati tutti gli oggetti? Come era possibile?
Lo gnomo quantistico disse: “Non preoccupatevi, gli oggetti non sono spariti davvero. Sono solo diventati invisibili. Per farli riapparire, basta che li osserviate con attenzione”.
Quantino e i suoi amici rimasero perplessi. Come potevano osservare degli oggetti invisibili? Come potevano sapere dove erano?
Lo gnomo quantistico disse: “Vi do un aiuto. Vi dico dove si trovano alcuni oggetti e voi provate a guardare in quella direzione. Vedrete che riappariranno”.
Quantino e i suoi amici accettarono la sfida. Lo gnomo quantistico disse: “Iniziamo con qualcosa di facile. Sulla parete di fronte a voi c’è un quadro con un paesaggio. Provate a guardare lì”.
Quantino e i suoi amici guardarono verso la parete di fronte a loro. Appena lo fecero, videro che il quadro con il paesaggio riappariva sul muro. Era come se fosse sempre stato lì.
Quantino e i suoi amici rimasero meravigliati. Come era possibile? Come poteva il loro sguardo creare il quadro?
Lo gnomo quantistico disse: “Bravi! Avete appena osservato il quadro e lo avete fatto esistere. Ora proviamo con qualcosa di più difficile. Sulla parete a destra c’è una lampada con una forma strana. Provate a guardare lì”.
Quantino e i suoi amici guardarono verso la parete a destra. Appena lo fecero, videro che la lampada con una forma strana riappariva sul comodino. Era come se fosse sempre stata lì.
Lo gnomo quantistico indicò ai ragazzi diversi altri punti in cui guardare, e ogni volta che il loro sguardo andava in quella direzione, lì appariva uno degli oggetti della stanza.
Lo gnomo quantistico alla fine disse: “Fantastico! Avete appena osservato tutti gli oggetti della stanza e li avete fatti esistere. Ora proviamo con qualcosa di impossibile. Sulla parete dietro di voi c’è una porta che vi porta in un altro mondo. Provate a guardare lì”.
Quantino e i suoi amici si girarono verso la parete dietro di loro. Appena lo fecero, videro che una strana porta con una maniglia dorata apparve sul muro.
Lo gnomo quantistico disse: “Siete stati bravissimi! Avete appena osservato la porta e l’avete fatta esistere. Ora avete due scelte: potete restare in questa stanza e continuare a osservare gli oggetti che vi piacciono, oppure potete aprire la porta e andare a scoprire il mondo delle infinite possibilità, dove io vivo”.
Quantino e i suoi amici si guardarono negli occhi. Erano indecisi. Da una parte erano curiosi di vedere il mondo delle infinite possibilità, dove le cose potevano essere come volevano loro. Dall’altra parte erano spaventati di lasciare la stanza e di non sapere cosa li aspettava.
Quantino si fece coraggio e disse: “Io voglio andare a vedere il mondo delle infinite possibilità. Penso che sia un’occasione unica. Forse potremo capire meglio cosa aveva scoperto il mio bisnonno. Chi viene con me?”.
Lina, Leo e Nina esitarono un attimo, poi annuirono. Anche loro volevano andare a vedere il mondo delle infinite possibilità. Anche loro pensavano che fosse un’occasione unica.
Quantino e i suoi amici si avvicinarono alla porta e la aprirono. Videro che dietro la porta c’era un tunnel luminoso che sembrava non avere fine. Lo gnomo quantistico li invitò a seguirlo.
Quantino e i suoi amici entrarono nel tunnel e si sentirono trasportati da una forza misteriosa. Il tunnel cambiava colore e forma ogni istante. Sentirono delle voci e dei suoni che non riuscivano a capire.
Dopo qualche minuto, il tunnel si aprì su un paesaggio meraviglioso. C’era un cielo azzurro con delle nuvole bianche. C’era un prato verde con dei fiori colorati. C’era un lago limpido con dei pesci argentati. C’era una foresta rigogliosa con degli animali fantastici.
Quantino e i suoi amici rimasero incantati. Era il mondo delle infinite possibilità. Era il mondo dove le cose potevano essere come volevano loro.
Lo gnomo quantistico disse: “Benvenuti nel mio mondo. Qui potete fare quello che volete. Basta che lo immaginate e lo desiderate con tutto il cuore. Le vostre menti sono i vostri pennelli e il mondo è la vostra tela”.
Quantino e i suoi amici non capivano bene cosa volesse dire lo gnomo quantistico. Ma decisero di provare a seguire il suo consiglio.
Quantino pensò: “Vorrei volare in cielo come un uccello”. Appena lo pensò, sentì che le sue braccia diventavano delle ali e che il suo corpo si alzava in aria. Quantino era felice. Stava volando in cielo come un uccello.
Lina pensò: “Vorrei nuotare nel lago come una sirena”. Appena lo pensò, sentì che le sue gambe diventavano una coda di pesce e che il suo corpo si tuffava nell’acqua. Lina era felice. Stava nuotando nel lago come una sirena.
Leo pensò: “Vorrei correre nella foresta come un leone”. Appena lo pensò, sentì che i suoi capelli diventavano una criniera e che il suo corpo si trasformava in quello di un leone. Leo era felice. Stava correndo nella foresta come un leone.
Nina pensò: “Vorrei parlare con gli animali come una maga”. Appena lo pensò, sentì che la sua voce diventava capace di pronunciare parole sconosciute e che il suo orecchio diventava capace di ascoltare i suoni degli animali. Nina era felice. Stava parlando con gli animali come una maga.
Quantino e i suoi amici si divertirono a esplorare il mondo delle infinite possibilità. Ogni volta che immaginavano qualcosa, quella cosa diventava reale. Potevano cambiare il loro aspetto, il loro abbigliamento, il loro cibo, il loro clima, il loro tempo. Potevano creare e distruggere cose a loro piacimento. Potevano vivere le avventure più incredibili.
Lo gnomo quantistico li seguiva e li guidava. Gli spiegava come funzionava il suo mondo. Diceva che in quel mondo non c’erano regole fisse, ma solo possibilità. In quel mondo non c’erano limiti alla loro fantasia, ma solo alla loro volontà. Non c’erano problemi, ma solo sfide.
Quantino e i suoi amici erano felici. Si sentivano liberi e potenti. Si sentivano come dei creatori. Si sentivano come dei maghi.
Ma dopo un po’, Quantino e i suoi amici cominciarono ad avere nostalgia della loro casa, della loro stanza dei giochi e della loro famiglia.
Quantino pensò: “Vorrei tornare nella mia stanza e vedere i miei oggetti”. Appena lo pensò, sentì che le sue ali scomparivano e che il suo corpo tornava normale. Quantino non stava più volando in cielo come un uccello.
Lina pensò: “Vorrei tornare nella mia casa e vedere la mia famiglia”. Appena lo pensò, sentì che la sua coda di pesce scompariva e che il suo corpo tornava normale. Lina non stava più nuotando nel lago come una sirena.
Leo pensò: “Vorrei tornare nella mia scuola e vedere i miei insegnanti”. Appena lo pensò, sentì che la sua criniera scompariva e che il suo corpo tornava normale. Tornò ad avere il suo corpo e il suo viso come erano prima.
Anche Nina pensò di voler tornare nel suo mondo e rivedere le sue amiche. Appena lo pensò, sentì che la sua voce e il suo orecchio tornavano normali. Non stava più parlando con gli animali come una maga.
Quantino e i suoi amici si riunirono e si guardarono negli occhi. Volevano tornare nel loro mondo reale, ma un po’ erano anche dispiaciuti di dover abbandonare il mondo delle infinite possibilità.
Lo gnomo quantistico li vide e capì cosa provavano. Disse: “Siete stati molto bravi a scoprire il mondo delle infinite possibilità. Ma è ora di tornare nel vostro mondo reale. Lì vi aspettano le cose che amate”.
Quantino e i suoi amici annuirono. Volevano tornare nel loro vecchio mondo.
Lo gnomo quantistico disse: “Per tornare nel vostro mondo reale, basta che immaginiate la porta che vi ha portato qui e la desideriate con tutto il cuore. La porta riapparirà e potrete attraversarla”.
Quantino e i suoi amici fecero quello che disse lo gnomo quantistico. Immaginarono la porta che li aveva portati nel mondo delle infinite possibilità e la desiderarono con tutto il cuore.
Appena lo fecero, videro che la porta riappariva sul muro davanti a loro. Era come se fosse sempre stata lì.
Quantino e i suoi amici si avvicinarono alla porta e la aprirono. Videro che dietro la porta c’era il tunnel luminoso che sembrava non avere fine.
Lo gnomo quantistico disse: “Spero che vi siate divertiti nel mio mondo. Spero che abbiate imparato qualcosa di nuovo, e che vi ricorderete di me”.
Quantino e i suoi amici ringraziarono lo gnomo quantistico per averli accompagnati nel mondo delle infinite possibilità. Gli dissero che si erano divertiti molto e che avevano imparato molto. Gli dissero che non lo avrebbero mai dimenticato.
Quantino e i suoi amici entrarono nel tunnel e si sentirono trasportati dalla stessa forza misteriosa di prima. Il tunnel cambiava colore e forma ogni istante. Sentirono delle voci e dei suoni che non riuscivano a capire.
Dopo qualche minuto, il tunnel si aprì sulla stanza misteriosa dove avevano iniziato il loro viaggio. C’era la porta con la serratura a forma di Q. C’erano tutti gli oggetti strani e colorati che avevano osservato prima.
Quantino e i suoi amici uscirono dal tunnel e si guardarono intorno. Erano tornati nel loro mondo reale.
Quantino e i suoi amici si abbracciarono e si raccontarono le loro impressioni sul mondo delle infinite possibilità. Si dissero che era stata un’esperienza indimenticabile, un regalo meraviglioso del loro bisnonno.
Quantino e i suoi amici decisero di chiudere la porta con la chiave a forma di Q e di tenere il segreto della stanza misteriosa. Ma quanto frugò nella sua tasca per cercare la chiave, Quantino scoprì di non averla più con sè.
Frugò ancora più a fondo e trovò nella tasca dei pantaloni un piccolo foglietto di carta con su scritto:
“Da ora in poi questa porta non può più essere chiusa,
perché anche il vostro mondo è un mondo dalle infinite possibilità,
ma dovete crederlo affinché sia davvero così.
Fate tesoro dell’esperienza appena fatta e ricordate
che la vostra immaginazione può farvi avere tutto ciò che desiderate.
Ora sapete come fare.
Con affetto, il vostro piccolo amico Quark”
Quantino e i suoi amici uscirono dalla stanza misteriosa e tornarono a giocare a nascondino, ma ora custodivano nel loro cuore un prezioso segreto, e sapevano che nulla sarebbe stato più come prima.
Paolo Marrone

Crecita personale
2020
15.24 x 22.86 cm
344

Il vero cambiamento inizia quando comprendiamo di essere protagonisti nella creazione della realtà.
L’origine di tutto è all’interno della nostra mente, e ottenere felicità e successo nella propria vita passa necessariamente attraverso l’acquisizione di questa consapevolezza.
Tutto dipende dalla conoscenza del reale funzionamento del mondo in cui viviamo e di qual è il tuo ruolo all’interno di questo immenso meccanismo di creazione.
Tu sei Origine si propone di svelare in modo semplice e diretto quali sono le vere leggi che regolano il funzionamento dell’universo, e lo fa attraverso una profonda analisi di ciò che ci hanno rivelato le scoperte della fisica quantistica, applicando queste conoscenze alla vita pratica di tutti i giorni, per renderle di facile attuazione e permetterci di diventare finalmente artefici del nostro destino.
Questo libro contiene una raccolta ordinata e rivisitata degli articoli scritti da Paolo Marrone sul suo blog CampoQuantico.it nell’arco di circa otto anni, dal 2012 al 2020.
Gli articoli sono stati raggruppati per argomenti e ordinati seguendo un filo logico che conduce il lettore per mano lungo un percorso di studio alla scoperta delle vere leggi che governano l’universo e di come queste possano essere efficacemente applicate nella nostra vita.
Tu sei Origine rappresenta un vero e proprio percorso di consapevolezza attraverso il quale siamo invitati a rivedere il nostro ruolo all’interno del meccanismo di creazione della realtà, per arrivare alla fine a comprendere di esserne i veri e indiscussi protagonisti.
Leggendo questo libro scoprirai come la tua felicità è già dentro di te, devi solo imparare le tecniche per tirarla fuori e viverla!
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