La realtà è un grande computer quantistico?

Realtà quanticaLa legge di attrazione esiste davvero? Com’è possibile che in un mondo fatto di cose solide un pensiero evanescente e impalpabile possa avere il potere di modificare la realtà? A questa e a molte altre domande la risposta possibile è una sola: viviamo in una realtà quantica, e se vuoi sapere come questo possa darti le risposte che cerchi, beh non ti resta che continuare a leggere…

Da tantissime fonti, tra cui questo blog, hai sicuramente letto tante cose sulla Legge di Attrazione, e spesso l’avrai anche sentita affiancare alla fisica quantistica. Ti hanno detto che il pensiero può modificare la realtà, e per giustificare questo concetto ti hanno spiegato l’esperimento delle due fessure, nel quale gli scienziati hanno dimostrato che la materia sembra non esistere quando non viene osservata.

D’accordo, molto interessante, ma scommetto che sei rimasto con mille dubbi riguardo al vero significato di tutto ciò, e le domande che frullano nella tua testa sono sempre le stesse: come diavolo è possibile che un semplice pensiero possa cambiare la realtà che sperimento? Ma sarà poi vera questa legge di attrazione? Ebbene, tra tutte le spiegazioni che ti hanno fornito forse manca la più importante e fondamentale, e stranamente la risposta non viene dai laboratori di fisica quantistica, bensì da quelli di informatica.

Di informatica? Sì, hai capito bene, la spiegazione più semplice in assoluto che si possa dare della legge di attrazione viene proprio dalle nuove scoperte nel campo dei computer, più precisamente dai computer quantistici (beh, a essere sinceri la fisica quantistica c’entra sempre, come vedi, ma qui ne parliamo in un modo un po’ diverso).

Cos’è un computer quantistico

Iniziamo con lo spiegare cos’è e come funziona un computer quantistico. Va premesso che questi computer non sono ancora disponibili sul mercato, ma esistono solo in forma di prototipo in alcuni laboratori di ricerca. Puoi trovare una spiegazione più approfondita su Wikipedia, ma qui cercheremo di farlo nel modo più breve e chiaro possibile.

Un computer quantistico stravolge completamente il concetto di computer così come lo conosciamo fino ad adesso. Per comprenderlo però dobbiamo partire dai computer classici, quelli cioè che tutti noi utilizziamo per il nostro lavoro. Nei computer classici esiste una unità centrale di elaborazione (la CPU) che è in grado di eseguire in sequenza una grande quantità di comandi, o istruzioni, che un programmatore ha scritto all’interno di un programma.

Per fare un esempio, se un computer classico (quello che è dentro al tuo cellulare, per esempio) deve trovare la via più breve tra due punti di una cartina stradale, esegue in sequenza più o meno questi passi:

  1. Cerca tutti i percorsi possibili tra i due punti
  2. Calcola per ognuno di essi la distanza e il tempo di percorrenza
  3. Li mette in ordine dal più breve al più lungo, o dal più veloce al più lento
  4. Ci mostra il percorso che è risultato essere il migliore

Questo è quello che viene chiamato programma, e c’è bisogno di un programmatore che sia stato in grado di individuare tutti i passi necessari per risolvere il problema, e li abbia trascritti in istruzioni comprensibili per il computer.

Nei computer classici, quindi, deve necessariamente esserci un programmatore che conosce già il modo per risolvere il problema, perché il computer non ha la più pallida idea di come fare senza che qualcuno glielo indichi. Il computer che è sulla nostra scrivania, o nel nostro smartphone è solo uno stupido esecutore di istruzioni che qualcun altro ha scritto per lui.

Bene, vediamo invece come funziona un computer quantistico. In questo caso non esiste un programma nè un programmatore che deve conoscere in anticipo tutti i passi necessari per arrivare alla soluzione del problema. Nei computer quantistici, infatti, tutto ciò che bisogna fornire sono i “requisiti” o i “vincoli” che devono essere rispettati. Nel nostro esempio tutto ciò che serve conoscere è che desideriamo andare dal punto A al punto B percorrendo la strada più breve (o più veloce).

Il computer quantistico sfrutta una proprietà della fisica quantistica secondo la quale ogni sua singola unità di calcolo (chiamata qubit, e ce ne possono essere migliaia o milioni in un solo computer) può simultaneamente avere diversi stati sovrapposti. Un tale computer è come se potesse prendere in considerazione, simultaneamente, tutte le soluzioni possibili al problema dato. In base ai requisiti imposti, il computer quantistico si “adagerà” sull’unica combinazione di stati che soddisferà detti vincoli. Nel nostro esempio è come se tutte le unità di calcolo del computer quantistico possano attraversare simultaneamente tutte le strade che vanno da A a B, e in base al vincolo imposto, il computer “sceglierà” proprio la combinazione corrispondente al percorso che risulterà essere il più breve. Perché accade ciò? Semplicemente perché lo stato finale, quello che risolve il problema, è l’unico possibile tra tutti gli stati possibili, dati i requisiti iniziali. Tutti gli altri semplicemente non possono accadere.

Con un’analogia, è come quando si butta acqua su di un viale in discesa. Tra tutti i percorsi possibili l’acqua sceglierà di incanalarsi solo nell’unica direzione possibile, quella cioè in direzione della discesa. Non perché l’acqua possa prendere delle decisioni, ma semplicemente perché in base alle leggi della fisica non può fare altro (in questo caso il vincolo imposto è quello della legge di gravità, che non può essere violata) .

Riassumiamo: in un computer quantistico non bisogna sapere come risolvere il problema, ma tutto quello che serve è scegliere il cosa si vuole. Il computer quantistico, tra tutte le infinite soluzioni esistenti sceglierà solo quella che soddisferà i vincoli imposti. Non perché è intelligente, e nemmeno perché conosce già la soluzione, ma semplicemente perché è l’unica cosa che gli è permessa fare, dati i vincoli iniziali.

Non lo sai, ma stai vivendo in un immenso computer quantistico

Ebbene, gli scienziati hanno scoperto che la vera fisica che governa questa realtà è la fisica quantistica, pertanto è come se vivessimo all’interno di un enorme computer quantistico. Nei libri che parlano di legge di attrazione ti hanno detto che devi scegliere il tuo desiderio e poi non preoccuparti del come verrà realizzato. Capisci ora perché? Rileggi il funzionamento del computer quantistico che ho illustrato qui sopra, e ti sarà subito chiaro il fatto che vivi in una realtà dove tutti i possibili futuri esistono contemporaneamente e in uno stato potenziale. Quale si materializzerà? Solo quello che rispetta i requisiti imposti, naturalmente. L’universo non può fare altro.

Ma cosa sono questi requisiti e chi li decide? 

Sono i tuoi desideri, naturalmente, e sei tu a deciderli, chi altri?

Paolo Marrone

 

La Fisica del Successo Book Cover La Fisica del Successo
Natalie Reid
Legge di Attrazione
Il Punto d'Incontro Edizioni
2009
14x18cm
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Attraverso un sistema in cinque passi, pratico e facile da usare, La fisica del successo fornisce potenti tecniche e meditazioni che stimolano la mente inconscia a creare esattamente il futuro che desideriamo.

Il misterioso mondo dei quanti dimostra che possiamo influire molto più di quanto pensiamo sul corso della nostra vita: siamo, di fatto, co-creatori dell'universo. Ognuno di noi dispone di un potere illimitato che gli consente di fare del mondo in cui viviamo un luogo più armonioso. Non è necessario conoscere le complessità della fisica quantistica per mettere in pratica i suoi segreti.

Natalie Reid dimostra con estrema chiarezza come si può usare la magia di una scienza straordinaria per creare consapevolmente la vita che vogliamo...(Continua)

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Il miglior affare della tua vita

Il miglior affare della tua vitaFin da piccoli ci hanno insegnato ad essere ciò che in realtà non siamo, e noi abbiamo accettato senza riserve questo punto di vista, facendolo nostro. E’ un pessimo affare, se ci pensi. Impariamo a riguadagnare la nostra vera identità attraverso la riscoperta di chi siamo veramente.

Ti hanno spiegato che sei un piccolo essere nato per puro caso su di un pianetino che gira intorno ad una stella che a sua volta rotea intorno ad un’immensa galassia all’interno di un universo infinito, che la tua mente fa fatica ad immaginare.

Ti hanno detto che sei nato peccatore, anche se non ti hanno mai spiegato che peccato avresti potuto commettere ancor prima di venire al mondo. Ti sei sentito dire che devi essere bravo e rispettare tutti i dettami della tua religione, altrimenti saresti finito inesorabilmente a marcire per sempre nei fuochi eterni dell’inferno.

Nel momento della tua massima creatività, intorno ai sei anni, sei stato messo in una classe, insieme ad altri tuoi coetanei, e ti hanno fatto sedere su di un banco col divieto assoluto di parlare e di muoverti. Hai dovuto chiedere il permesso anche solo per andare al bagno, sperando di non arrecare troppo disturbo.
Ti hanno fatto riempire intere pagine del tuo quaderno con stupidi e inutili bastoncini, dicendoti che dovevano essere tutti dritti e allineati. Potevi anche colorare, certo, e questo ti piaceva tanto, ma la cosa è diventata meno divertente quando hai capito che dovevi rimanere col pennarello all’interno di bordi che non avevi tracciato tu, e che per te non avevano alcun senso.

Non capivi dove eri finito, considerando che sei nato con la convinzione che tutto il mondo fosse tuo, che tutto era possibile, e che possedevi il diritto divino di esprimere in libertà le tue passioni. Queste cose le sapevi quando sei nato. Le hai sempre sapute. Ti hanno insegnato invece che devi sottostare a delle regole ben precise, e ti hanno anche fatto capire, in qualche modo, che non era lecito far domande.

Un piccolo essere peccatore, che non ha alcun diritto di esprimere se stesso, che per guadagnarsi un fantomatico paradiso deve stare fermo e zitto, ubbidire, e soprattuto non fare domande.

Questa è l’identità che ti hanno venduto.
E tu l’hai comprata senza obiettare alcunché. Ma non è stata colpa tua, in fondo un bambino non può capire che quello non è l’unico modo di vivere. Se un adulto ti diceva qualcosa, tu l’accettavi come verità assoluta, non avevi ancora maturato alcuna capacità di analisi critica.

Puoi recedere da quel contratto quando vuoi

Ho detto che quell’identità l’hai comprata. Certo, non è stata gratuita, perché l’hai pagata a caro prezzo.
L’hai pagata dando in cambio la tua libertà di esprimere chi sei veramente. L’hai pagata con la moneta della rinuncia a tutti i meravigliosi sogni che avevi da bambino. E’ un prezzo che stai pagando ancora oggi, molto probabilmente, perché quella identità è entrata nel tuo inconscio e ha forgiato chi sei ora.

Un pessimo affare, non trovi?

Quel contratto però lo puoi annullare in qualsiasi momento. Puoi riappropriarti di quel potere che ti hanno convinto a cedere per pochi denari. Ora sei un adulto, hai la capacità di analisi che non potevi avere quando eri piccolo.
Ora puoi rinascere ad una nuova identità, la tua vera identità, e lo puoi fare senza dover pagare alcun prezzo.

La nuova identità non solo è gratuita, ma addirittura nel momento in cui te ne riappropri verrai anche premiato, pensa che cosa buffa. Verrai premiato con il potere di determinare la tua vita, e nel peggiore dei casi comunque acquisirai la capacità di affrontarla meglio.

Se segui da un po’ questo blog saprai già che la mia prima missione, attraverso questi articoli, è quella di rendere le persone artefici della propria realtà attraverso l’acquisizione della consapevolezza del proprio immenso potere che deriva dalla propria natura divina. Io faccio del mio meglio, ma per riuscire c’è bisogno di un piccolo sforzo da parte tua.

Abbandona allora le false credenze su chi sei, qual è il tuo ruolo in questo mondo, e quali sono i tuoi limiti.
Così come ho affermato innumerevoli volte nelle varie cose che dico e che scrivo, compreso il mio ultimo libro “La Realtà Ultima“, sei un essere divino, sceso in terra con l’unico scopo di imparare a godere della vita in tutti i suoi aspetti, e  riscoprire attraverso l’amore verso te stesso la tua immensa bellezza di essere divino.

Il tuo ruolo è solo quello di riscoprire chi sei, e qualsiasi sia la missione che credi di essere venuto a compiere su questa terra, hai il diritto divino di esprimerla con libertà, al fine di realizzarti davvero e donarti il sacrosanto diritto di essere felice, e di conseguenza rendere felici le persone che ti sono accanto. Questo è il tuo ruolo, anche se non te l’hanno mai detto.

Non hai limiti, mettitelo bene in testa, anche se c’è sempre quella vocina che ti parla e ti ricorda che non puoi fare quello, o quell’altro, o che non è giusto, non meriti, o non è possibile ottenere quella cosa, ecc. ecc.
Quella vocina è una di quelle cose che hai comprato a caro prezzo. Restituiscila al mittente zittendola una volta per tutte, e se proprio non riesci a farla stare zitta, smetti di crederle. E’ il tuo peggior nemico.

Inizia invece a dirti cose diverse. Insegna a quella vocina a raccontarti che puoi ottenere tutto nella vita. So che proprio in questo momento si è messa a blaterare dicendo che queste mie parole raccontano solo stupidaggini. Osservala, renditi conto della prigione in cui ti costringe a rimanere, e riprenditi in mano la vita facendola stare zitta.

Essere per diventare

Tutto ciò che metti dopo le parole “IO SONO…” ha un potere infinito, e definisce chi sei, e quindi chi diventi. E allora raccontati che sei l’unico padrone del tuo destino. Insegna a quella vocina a inneggiare alla tua infinita grandezza e a smettere di aver paura del mondo, insegnandole a dirti che ne sei l’unico e indiscusso artefice.

So già che stai pensando che sarebbe bello farlo, ma che è difficile. Fammi, anzi fatti un favore: smettila di dirti che è difficile, perché anche questa è una convinzione limitante che hai comprato a caro prezzo. E’ gratis, puoi farlo, basta volerlo.

Sarebbe il miglior affare della tua vita, non trovi?

Paolo Marrone

La Realtà Ultima Book Cover La Realtà Ultima
Paolo Marrone
Fisica Quantistica e crescita personale
Youcanprint
2018
14x21
157

"La Realtà Ultima - Oltre Ciò che Sembra" contiene un piano di fuga. Fuga da cosa? Dalla gabbia mentale nella quale tutti noi, nessuno escluso, è rinchiuso. Le sbarre di quella gabbia non sono fatte di qualcosa di solido. Si tratta di sbarre mentali fatte di false credenze su come è fatto il mondo in cui viviamo. Siamo prigionieri di abitudini mentali e supposizioni che non hanno alcun fondamento reale. Attraverso una spiegazione chiara e semplificata delle leggi della Fisica Quantistica, in questo libro troverai le 12 chiavi per uscire da quella gabbia. Si tratta naturalmente di una fuga virtuale, nulla di fisico. Non c’è nessun posto da cui dover fuggire, e alcuna meta da raggiungere, se non un luogo mentale di pace e serenità, nel quale si è finalmente in grado di vedere il mondo e la propria vita con occhi diversi... (Continua)

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Il passato è andato

Il passato è andato

Apro gli occhi, e guardo me stesso
riflesso nello specchio.
Chi sono ora?
Non riesco a capirlo.
Il passato è andato.
Lo vedo andar via, come
un fardello che una volta
pesava sulle mie spalle.
E mi definiva.

Non so più chi sono.
E ho voglia di cantare.
E allora canto.
Canto alla vita,
canto perché sono.
Canto una canzone
che non conosco,
una canzone mai sentita.
Ma qualsiasi canzone, adesso,
sarebbe nuova per me, perché
il passato è andato.
Non c’è più, e con esso
non c’è più chi ero.

Chi sono ora?
Sono il canto, forse.
Sono lo spazio nel quale
si libra il canto, forse.
Forse sono tutto,
o forse niente.
Non si può essere qualcosa
o qualcuno, quando
il passato è andato.

So di essere sveglio, e me
ne accorgo perché ora
so che cosa è il sogno.
Chi sono ora?
Non c’è alcuna separazione,
ma mi accorgo di non essere
ciò che percepisco,
e nemmeno colui che percepisce.
Sono la percezione, e ora so
che la percezione non può
avere un passato, e
nemmeno un’identità.
La percezione è. E basta.
Solo se muori al passato
puoi rinascere al presente.

Il passato è andato,
ma ora tornerò a sognare,
so che tornerò a sognare,
e ci sarà anche un passato.
Ora so cosa è il sogno, perché
l’ho visto dal di fuori, e so che
il passato è il sogno.
So che era un’illusione,
ed è andato.
Ora tornerò a sognare, e so già
che ci sarà anche un passato.
Ma di una cosa sono certo,
la mia percezione è cambiata,
e con essa il mio passato.

Paolo Marrone






Io Sono Quello Book Cover




Io Sono Quello





Nisargadatta Maharaj





Spiritualità




Astrolabio Ubaldini Edizioni




420



Questo è un libro davvero particolare. E' un testo che riporta i discorsi di Nisargadatta Maharaj, un saggio illuminato indiano che attraverso le sue parole ci mette di fronte alla nostra vera natura, e lo fa senza darci alcuno scampo, tant'è che vediamo lo stesso Maestro che nel testo sgrida gli allievi che non riescono a comprendere i suoi insegnamenti e rimangono ancorati alla loro natura terrena. Un libro che può cambiarti la vita, e se lo fa, lo fa senza lasciarti possibilità di replica o di fuga.

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E se fosse a causa dell’entanglement temporale?

EntanglementE se l’entanglement quantistico funzionasse non solo tra due particelle lontane nello spazio, ma anche per due eventi separati nel tempo? Approfondiamo questa ipotesi e vediamone le implicazioni.

Giorni fa ho scoperto su Youtube un bellissimo filmato che espone un concetto quantistico molto importante, nel quale gli eventi del futuro sembra possano influenzare in qualche modo gli eventi passati, materializzando esattamente quelli che servono per arrivare fino all’evento osservato.

Nel filmato (che potete vedere linkato in fondo a questo articolo) viene usato l’esempio dei raggi del sole che colpiscono le cellule di una pianta, permettendogli di generare la clorofilla, sostanza indispensabile per la loro sopravvivenza. Ebbene, ogni raggio di luce, secondo la fisica classica, avrebbe una probabilità bassissima di raggiungere il punto nella foglia in cui poter innescare la trasformazione clorofilliana, dato che lungo la sua strada potrebbe incontrare migliaia di ostacoli rappresentati dalla miriade di altri elementi presenti in una foglia.

Eppure la fotosintesi è un effetto reale, tant’è che le piante esistono, e riescono a vivere proprio grazie a questo straordinario meccanismo biologico. Cosa succede in realtà? Succede che secondo la fisica quantistica gli infiniti stati quantici che rappresentano tutte le possibili traiettorie di ogni fotone sono ‘sovrapposti’, cioè esistono tutti contemporaneamente fino a che non avviene un’osservazione. L’atto dell’osservazione fa sì che collassi (cioè diventi reale) solo uno tra tutti gli stati possibili, e fa in modo che solo quella particolare traiettoria venga seguita. Come viene scelta quindi la traiettoria giusta?
Ebbene, è la stessa osservazione del fatto che la pianta sia viva, a permettere che solo le traiettorie corrette si materializzino.

In altre parole, il fatto stesso che la pianta sia viva nel qui e ora fa in modo che solo le traiettorie dei raggi di luce utili alla realizzazione di questo ‘dato di fatto‘ siano permesse, e quindi diventino realtà. E’ come se lo stato osservato vada ad influire sul suo passato, facendo in modo che l’intero Universo si uniformi affinchè possa realizzarsi ciò che viene osservato.

Ragionando su questo, ho anche pensato al fatto che questa ‘influenza’ sul passato avviene in modo immediato, a tempo zero. E’ come se l’Universo ‘saltasse’ su di una diversa linea temporale. Quale? Quella che contiene nel suo passato tutti gli eventi che vanno a giustificare quello che sto osservando. What else?

E se c’entrasse l’entanglement temporale?

Influenza a distanza a tempo zero? Uhm, questo mi ricorda qualcosa…
Avete presente l’entanglement quantistico? Per chi non sapesse cosa è, lo spiego molto brevemente.
L’entanglement è un fenomeno fisico osservato nei laboratori scientifici, nel quale se si fanno interagire tra di loro due particelle, e poi le si fanno viaggiare allontanandole tra di loro, qualsiasi cosa si faccia su una delle due particelle influenza immediatamente, a tempo zero, anche l’altra particella, indipendente dalla distanza che le separa.

Questo fenomeno violerebbe apparentemente la relatività di Einstein (tant’è che il grande scienziato inizialmente contestò questa teoria), perché per poter influenzare a tempo zero l’altra particella l’informazione dovrebbe viaggiare a velocità infinita, cosa impossibile per la relatività di Einstein, secondo la quale la velocità della luce (circa 300.000 Km/secondo) è un limite invalicabile.

Allora delle due una: o la teoria della relatività è sbagliata, o la distanza che separa le due particelle non esiste, ed è quindi solo illusoria. Ebbene, la seconda ipotesi è quella giusta, e questo principio dà una giustificazione scientifica all’affermazione di molte dottrine orientali secondo le quali siamo tutti Uno, e che la separazione è solo una mera illusione.
Di fatto le due particelle rappresentano due diverse visioni di un’unica cosa.

Ma tornando all’ipotesi fatta all’inizio di questo post, secondo cui gli eventi osservati vanno ad influire a tempo zero sugli eventi del passato che ne sono la causa apparente, ecco che forse troviamo molte similitudini.

Se tutto è Uno, non può esserlo solo spazialmente, ma lo deve essere anche temporalmente, altrimenti che Uno sarebbe?

E allora vuoi vedere che l’entanglement opera non solo spazialmente, ma anche temporalmente?
Di fatto viviamo in un continuum spazio-temporale in cui qualsiasi separazione, sia di spazio che di tempo è solo apparente. Ogni evento influenza l’intero Universo, ma non solo a livello spaziale, ma anche a livello temporale, andando a determinare il passato in base all’osservazione che viene fatta nel qui e ora. Nel momento in cui osserviamo qualcosa, quindi (e per osservazione vale anche quella fatta con il pensiero), viene ricreato un intero Universo, con tutto il suo specifico passato contenente solo gli eventi che vanno a rendere ‘reale’ ciò che stiamo osservando nel qui e ora.

E’ solo una mia idea, naturalmente, un’idea un po’ bizzarra che ancora nessuno scienziato ha mai ipotizzato (anche se ha sicuramente a che fare in qualche modo con il concetto di sintropia ideato da Luigi Fantappiè, come mi ha fatto giustamente notare un lettore). Ma le idee più sono bizzarre più ci piacciono, o no?
Paolo Marrone

Ecco il video, buona visione:






Universi Paralleli del Sè Book Cover




Universi Paralleli del Sè





Frederick E. Dodson





Crescita Spirituale




Spazio Interiore




2016




14x21,5




412



Questo libro è dedicato alle anime che credono che la vita debba essere magica e divertente. Non presenta l'uomo come una piccola e insignificante creatura, codarda e bisognosa, ma come l'essere eterno, infinito e multidimensionale che è in realtà. Il suo scopo è risvegliare in voi il fascino e l'ammirazione nei confronti della vita.

In un linguaggio chiaro e accessibile, Frederick Dodson spiega nel dettaglio le pratiche di gestione consapevole della realtà che consentono di vivere ogni giorno in modo attivo e personale, anziché reattivo e automatico, imparando così a viaggiare intenzionalmente nell’esistenza e a disporre di un intero universo di esperienze infinitamente varie e avvincenti.

Una volta risvegliata l’innata capacità di meravigliarsi nei confronti delle molteplici risorse della vita, basterà seguire le indicazioni e gli esercizi presentati e commentati nel libro...(Continua)

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La Realtà Ultima

La Realtà UltimaDesidero darvi un’anteprima del mio nuovo libro. Per questo ho deciso di pubblicare il primo capitolo in visione gratuita, sperando incontri il vostro gradimento. Si tratta dell’introduzione, ma credo sia più che sufficiente per darvi un’idea di cosa tratterà il libro. Se sei interessato a leggerlo per intero lo puoi trovare su Amazon sia in formato cartaceo che come ebook Kindle. Premi il pulsante qui sotto per andare sulla pagina di acquisto di Amazon.

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Leggi qui sotto il primo capitolo:

Come usare la barra dei comandi per leggere il testo:

Buona lettura!

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