Il bene più prezioso che hai

Il bene più prezioso che haiPossediamo un bene preziosissimo, attraverso il quale possiamo esprimere tutto il nostro potere, ma il problema è che non lo utilizziamo e ce lo facciamo rubare continuamente. Scopri in questo articolo di cosa stiamo parlando.

Probabilmente pochi si rendono conto dell’estrema importanza di uno dei beni che abbiamo fin dalla nascita, ma che nessuno mai ci insegna ad utilizzare nel migliore dei modi.

Di cosa sto parlando? Dell’attenzione, naturalmente.

Ebbene sì, l’attenzione è il bene più prezioso che abbiamo, ma nessuno gli presta la necessaria cura, e quello che facciamo costantemente è farcelo rubare dagli altri, da coloro cioè che conoscono benissimo la sua importanza e sanno come rubarcela per utilizzarla per i loro scopi.

Probabilmente non stai credendo molto a quello che sto dicendo, ma la cruda verità, che piaccia o no, è che viviamo tutti in un costante stato di addormentamento, frutto del rumore mentale che si esprime continuamente attraverso quella vocina con la quale ci parliamo, convinti di essere noi a farlo. Difficilmente siamo in grado di mantenere la concentrazione su di un pensiero o concetto per più di 5-6 secondi, senza che qualcosa ci distragga e rubi la nostra attenzione che, non più sotto il nostro controllo, vaga in modo del tutto casuale verso pensieri di ogni tipo, riempendo la nostra testa di cose del tutto inutili.

Alzi la mano chi non si ritrova spesso a vagare col pensiero tra mille cose, del tipo: “Chissà quanto traffico troverò oggi per andare al lavoro… a proposito, la macchina è sporca, forse dovrei lavarla… lo farò stasera dopo il lavoro, sperando di uscire per tempo… ieri sera mi sono dovuto trattenere fino alle 19, ma oggi non dovrei avere molto lavoro da fare… è difficile ultimamente trovare nuovi clienti… questa crisi sta mietendo sempre più vittime…
…e via discorrendo, in un dialogo con noi stessi senza fine, ma soprattutto senza alcun senso, che ‘ci porta a spasso’, come bambini trascinati per mano, attraverso concetti del tutto slegati tra di loro.

In balìa di un programma automatico

E’ tutto normale, perchè quel dialogo interiore non è altro che il risultato di un programma automatico preimpostato nel nostro cervello, che in quanto macchina non può fare altro che funzionare eseguendo meccanicamente ciò per cui è stata programmata.

Cos’è quel programma? E’ semplicemente il risultato di tutti i condizionamenti ricevuti fin dal nostro primo giorno di vita, che abbiamo accettato come veri e che quindi abbiamo fatto entrare nella nostra mente, creando così ciò che alla fine rappresenta la ‘strada a minor resistenza‘ per i nostri pensieri. Considerate quelle credenze come se fossero dei solchi incisi sul terreno. Se voi gettate dell’acqua, questa si incanalerà necessariamente lungo quei solchi, che rappresentano proprio il percorso ‘a minor resistenza‘ tra tutti quelli possibili. Analogamente, quando siamo ‘assenti’ a noi stessi (il 95% del tempo) immersi nel nostro stato di ‘dormienti’, i nostri pensieri non possono fare altro che incanalarsi lungo i percorsi più comuni, ripetendo all’infinito sempre lo stesso tipo di ragionamenti.

L’attenzione, la fonte di energia dell’Osservatore

Dobbiamo comprendere che tutta la nostra energia creatrice si esprime attraverso l’osservazione. Così come ci insegna la fisica quantistica, siamo l’Osservatore che crea il proprio mondo attraverso l’atto dell’osservazione. L’energia creatrice va dove va l’attenzione, è come un raggio laser.
Il meccanismo è molto semplice: soffermandoci su di un pensiero, questo diventa più importante, visibile, familiare, e un pensiero trattenuto diventa col tempo una credenza.
La credenza è un pensiero ‘condensato’, che si è stratificato al nostro interno a forza di concedergli attenzione, fino a creare un percorso a ‘minor resistenza‘ all’interno del nostro cervello, un po’ come quei solchi di cui parlavamo prima nell’esempio dell’acqua.

Dovete sempre tenere a mente però che i nostri pensieri creano il mondo che sperimentiamo, dato che nulla può esistere senza che venga osservato. Insomma, è attraverso l’attenzione che diamo il permesso alle cose di accadere.

Ecco perchè è così importante riprendere in mano il controllo dei nostri pensieri.
La cosa più importante di tutte è essere coscienti dei pensieri che passano nella nostra testa, onde evitare che vaghino in modo caotico e incontrollato, creando di conseguenza un mondo altrettanto caotico e incontrollato.

Non importa a cosa stai pensando, l’importante è che tu ne sia cosciente.

Fermati allora ogni tanto ad osservare i tuoi pensieri. Poni l’attenzione sulla tua attenzione (perdonatemi il gioco di parole), e fatti la domanda: “A cosa sto prestando ora la mia attenzione?“. E’ chiaro che la domanda non ha risposta, perchè se me la sto ponendo, vuol dire che la mia attenzione è diretta su di essa. E’ solo un trucco per riprendere in mano il controllo della nostra mente, e di conseguenza della nostra attenzione.

Questo è quello che deve fare un creatore consapevole se vuole riprendere il controllo della propria vita, evitando che forze esterne gli sottraggano l’attenzione. Egli sa che quello è il modo, l’unico modo efficace, di diventare davvero il protagonista della propria esistenza.
Bene, ora sai come fare, non hai più scuse.

Paolo Marrone

La Rivoluzione dell'Attenzione Book Cover La Rivoluzione dell'Attenzione
B. Alan Wallace
Crescita personale
Astrolabio Ubaldini Edizioni
2008
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Tra tanti altri benefici, la meditazione offre un metodo per raggiungere livelli di concentrazione altrimenti inconcepibili.

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Informazioni su Paolo Marrone

Da anni si occupa dello studio delle vere leggi dell’Universo, attraverso la riscoperta dei profondi legami esistenti tra le antiche dottrine orientali e le più recenti scoperte nel campo della fisica quantistica. Ha intrapreso da tempo un percorso di crescita personale attraverso la partecipazione a scuole dei migliori coach a livello mondiale, come la School of Enlightenment di Ramtha, la Mastery University di Anthony Robbins e il Quantum Leap di T. Harv Eker, solo per citare le più importanti, e ama condividere le sue scoperte e le sue riflessioni su questo blog. E’ anche co-autore di “La via della Creazione Consapevole” e autore de "Il monaco che non aveva un passato".
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6 risposte a Il bene più prezioso che hai

  1. Laura scrive:

    Ciao,
    Vorrei ricevere la newsletter!
    Grazie 🙂

    • Paolo Marrone scrive:

      Laura, devi cliccare sull’icona che trovi al centro in basso sulla pagina e inserire la tua mail nel modulo che compare.

  2. Pingback: IL BENE PIU PREZIOSO CHE HAI - Cammina Nel Sole

  3. ivan scrive:

    condivido con attenzione le tue parole paolo, grazie….si puo’ dire che il messaggio intero di j. krishnamurti si focalizava sul fatto che quando c’e’ attenzione totale il pensiero cessa, e torniamo come quando eravamo bebe’, svegli e attenti !!!

  4. Alessandro scrive:

    Buongiorno Sig. Paolo,
    Le scrivo perchè ho notato che quando riesco a essere lo spazio che fà da sfondo ai pensieri che mi attraversano, ricevo regolarmente una vampata di calore. Non credo sia un calore “reale” è più una sensazione sotto pelle che mi pervade. Mi è accaduto la prima volta però, leggendo “Il Monaco che non aveva un passato” rileggendo alcune affermazioni del Maestro che ad una prima lettura non avevo compreso.
    Posso considerare questo fenomeno come un segnale di essere sulla buona strada?
    La ringrazio e Le auguro buona giornata.

    • Paolo Marrone scrive:

      Certo Alessandro, è l’effetto di “ricordare” informazioni che fanno da sempre parte del nostro essere. Questo ricordo stimola forti emozioni, che possono manifestarsi a livello fisico in diverse maniere, come nel tuo caso con una innaturale vampata di calore.

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