Non tutti forse sanno che la favola di Pinocchio è in realtà una favola esoterica che ci svela tante verità sul percorso spirituale degli esseri umani.
Tutti conosciamo la favola di Pinocchio, e sicuramente tutti abbiamo ammirato le trovate quasi ‘geniali’ che Collodi ha escogitato per sviluppare la storia del piccolo burattino di legno.
In realtà quelle trovate erano in gran parte nient’altro che simbologie esoteriche nascoste abilmente all’interno della favola per mostrarci il percorso che un essere umano fa, durante tutte le sue vite per raggiungere il risveglio e passare da un semplice burattino meccanico a essere umano con una piena identità di sé.
Più volte in questo blog ho spiegato che, benchè noi pensiamo il contrario, in realtà viviamo gran parte della nostra vita ‘dormendo’. Più esattamente, viviamo in una illusione creata da noi stessi, e crediamo che quell’illusione sia reale.
L’addormentamento si esprime in diversi modi, primo fra tutti il non ricordo di sè, che ha come principale sintomo il continuo vocio che abbiamo nella mente, e il continuo rimuginare nel passato o il fantasticare (il più delle volte preoccupati) sul futuro.
Questo stato mentale ci fa vivere continuamente in balia del mondo, dato che non avendo il controllo cosciente dei nostri pensieri, semplicemente re-agiamo agli eventi della vita. Ne ho parlato ampiamente in questo mio precedente articolo, che vi invito a leggere.
Non a caso Pinocchio è un burattino “meccanico” che è in grado di parlare e di muoversi, ma non è dotato di una volontà propria. Per questo ne combina (ma soprattutto ne subisce) di tutti i colori, incurante dei consigli del Grillo parlante, che rappresenta la voce della Coscienza.
La favola di Pinocchio nasconde una moltitudine di simbolismi esoterici
Parliamo ora del nome: Pinocchio deriva dalla composizione delle parole “pino” e “occhio”. Il pino è l’albero i cui frutti, i pinoli, hanno la stessa forma della ghiandola pineale, che nella tradizione esoterica rappresenta appunto il “terzo occhio”. La favola di Pinocchio rappresenta quindi il percorso verso l’apertura del “terzo occhio”, quindi verso il risveglio dell’essere.
Altro elemento fortemente simbolico della favola di Pinocchio è il fatto che Geppetto, il suo Creatore, lo ‘plasma’ a partire da un tronco di legno. Forte la similitudine con quanto scritto nella Bibbia riguardo alla Creazione dell’uomo. Geppetto rappresenta il “demiurgo” (dal grego ‘creatore, artigiano’) che nella filosofia di Platone impersonifica il Dio minore capace di creare esseri non consapevoli della propria natura divina, e per questo assoggettati alle insidie del mondo materiale.
Anche la fatina è un simbolo, e rappresenta quello che molti chiamano il vero Sè. La fatina è colei che dà vita al burattino di legno, e poi lo osserva e assiste durante tutte le sue vicissitudini, intervenendo solo quando la situazione si fa grave, aiutandolo così a trovare la retta via verso l’illuminazione (che nella favola è rappresentata dalla trasformazione del burattino in un bambino in carne e ossa).
La favola di Pinocchio poi descrive, attraverso la separazione del burattino dal suo babbo (il Creatore appunto) la discesa dell’uomo sulla terra, e quindi l’allontanamento da colui che lo ha creato. Pinocchio nella favola fugge dal padre per andare alla ricerca di soddisfazioni esterne. Chiaro riferimento al fatto che l’uomo si è distaccato sempre più dalla sua vera natura (il Padre) per inseguire vani ottenimenti materiali.
La favola mette in evidenza la vacuità e l’inutilità del seguire la “strada facile” verso l’illuminazione, rappresentata dalle mille tentazioni che Pinocchio subisce, che lo attraggono verso vane chimere distraendolo dal suo percorso. Un esempio su tutti è il Paese dei Balocchi, luogo di perdizione che forgia persone inconsapevoli (con le orecchie da asino) al fine di creare i futuri schiavi assoggettati al servizio delle elite dominanti.
L’ultimo elemento della favola di Pinocchio che voglio evidenziare in questo post è il ribaltamento di alcune concezioni che riteniamo ‘normali’ ma che ad un occhio attento non lo sono affatto. Parlo per esempio del processo a cui il povero Pinocchio viene sottoposto dopo essere stato derubato dal Gatto e la Volpe. In quel processo apparentemente irreale il giudice condanna Pinocchio, benchè lui fosse in realtà la parte lesa.
Se ad un occhio poco attento quella condanna potrebbe risultare strana, per noi che seguiamo questo blog il significato è evidente: dato che siamo noi ad attrarre qualsiasi evento della nostra vita, è chiara qui l’allusione al fatto che siamo noi i soli e unici responsabili di quanto ci accade.
Come dice Brizzi nel suo Draco Daatson, “E’ la vittima che attira il carnefice”, diventandone quindi complice inconsapevolmente conseziente.
E’ una favola che può essere letta in due diverse maniere: la prima da parte di un bambino, o di un essere inconsapevole che ne può cogliere solo gli aspetti per certi versi insensati e incoerenti, e per questo considerati divertenti. L’altro modo è quello di leggere il testo in maniera consapevole, cogliendo tutti gli aspetti legati alla simbologia esoterica nascosti abilmente da Collodi all’interno della sua favola.
Per ora chiudo qui il post, sperando di aver stimolato la vostra curiosità per ulteriori approfondimenti.
Paolo Marrone

Spiritualità e Antroposofia
Mediterranee Edizioni
2001
13x21cm
258

Il saggio di Carosi, veramente acuto e originale, ripercorre il racconto del Lorenzini analizzandolo, alla luce degli insegnamenti steineriani, capitolo dopo capitolo, tappa dopo tappa, parola dopo parola, svelandone significati sorprendenti e sconosciuti, archetipi universali, mettendo in luce analogie e differenze con i grandi percorsi iniziatici.
Alla fine del testo, per coloro i quali non hanno grande familiarità con la Scienza dello Spirito orientata antroposoficamente, alcune tabelle schematiche esplicative contribuiscono a una maggiore comprensione del commento al grande capolavoro del Collodi.
Sono passati più di 120 anni dalla prima uscita di "Le avventure di Pinocchio" sul "Giornale per i bambini", e il valore simbolico universale di questo capolavoro della letteratura infantile ha costituito materia di speculazione per decine e decine di saggi...(Continua)
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Interessante!
Buonasera! ho trovato molto interessante l’articolo su Pinocchio. Vorrei sapere se avete del materiale simile anche sulla favola di Alice nel paese delle meraviglie dato che lo sto studiando all’Università in un corso di Scienza dell’educazione. Grazie
No Anna mi dispiace, ma al momento non è previsto un articolo sulla favola di Alice, dato che affronto un argomento solo quando ho elementi a sufficienza per parlarne.
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Interesante direi x pineale terzo occhio.e puoi libro alessandro dumah la princepessa adormentata…
Parece-me que que o nome Pinóquio é derivado da palavra Pinus, que pode se referir a uma árvore do gênero Pinus ou à madeira extraída dessa árvore. No Brasil, é comum nós nomearmos pinus a madeira extraída do pinheiro. A árvore Pinus halepensis é típica da Itália.
Il grillo parlante e’ la coscienza e Pinocchio gli tira il martello. Anche le persone che richiamano ai valori della vita sono spesso colpite dai martelli di chi non li vuol sentire parlare.