E se l’entanglement quantistico funzionasse non solo tra due particelle lontane nello spazio, ma anche per due eventi separati nel tempo? Approfondiamo questa ipotesi e vediamone le implicazioni.
Giorni fa ho scoperto su Youtube un bellissimo filmato che espone un concetto quantistico molto importante, nel quale gli eventi del futuro sembra possano influenzare in qualche modo gli eventi passati, materializzando esattamente quelli che servono per arrivare fino all’evento osservato.
Nel filmato (che potete vedere linkato in fondo a questo articolo) viene usato l’esempio dei raggi del sole che colpiscono le cellule di una pianta, permettendogli di generare la clorofilla, sostanza indispensabile per la loro sopravvivenza. Ebbene, ogni raggio di luce, secondo la fisica classica, avrebbe una probabilità bassissima di raggiungere il punto nella foglia in cui poter innescare la trasformazione clorofilliana, dato che lungo la sua strada potrebbe incontrare migliaia di ostacoli rappresentati dalla miriade di altri elementi presenti in una foglia.
Eppure la fotosintesi è un effetto reale, tant’è che le piante esistono, e riescono a vivere proprio grazie a questo straordinario meccanismo biologico. Cosa succede in realtà? Succede che secondo la fisica quantistica gli infiniti stati quantici che rappresentano tutte le possibili traiettorie di ogni fotone sono ‘sovrapposti’, cioè esistono tutti contemporaneamente fino a che non avviene un’osservazione. L’atto dell’osservazione fa sì che collassi (cioè diventi reale) solo uno tra tutti gli stati possibili, e fa in modo che solo quella particolare traiettoria venga seguita. Come viene scelta quindi la traiettoria giusta?
Ebbene, è la stessa osservazione del fatto che la pianta sia viva, a permettere che solo le traiettorie corrette si materializzino.
In altre parole, il fatto stesso che la pianta sia viva nel qui e ora fa in modo che solo le traiettorie dei raggi di luce utili alla realizzazione di questo ‘dato di fatto‘ siano permesse, e quindi diventino realtà. E’ come se lo stato osservato vada ad influire sul suo passato, facendo in modo che l’intero Universo si uniformi affinchè possa realizzarsi ciò che viene osservato.
Ragionando su questo, ho anche pensato al fatto che questa ‘influenza’ sul passato avviene in modo immediato, a tempo zero. E’ come se l’Universo ‘saltasse’ su di una diversa linea temporale. Quale? Quella che contiene nel suo passato tutti gli eventi che vanno a giustificare quello che sto osservando. What else?
E se c’entrasse l’entanglement temporale?
Influenza a distanza a tempo zero? Uhm, questo mi ricorda qualcosa…
Avete presente l’entanglement quantistico? Per chi non sapesse cosa è, lo spiego molto brevemente.
L’entanglement è un fenomeno fisico osservato nei laboratori scientifici, nel quale se si fanno interagire tra di loro due particelle, e poi le si fanno viaggiare allontanandole tra di loro, qualsiasi cosa si faccia su una delle due particelle influenza immediatamente, a tempo zero, anche l’altra particella, indipendente dalla distanza che le separa.
Questo fenomeno violerebbe apparentemente la relatività di Einstein (tant’è che il grande scienziato inizialmente contestò questa teoria), perché per poter influenzare a tempo zero l’altra particella l’informazione dovrebbe viaggiare a velocità infinita, cosa impossibile per la relatività di Einstein, secondo la quale la velocità della luce (circa 300.000 Km/secondo) è un limite invalicabile.
Allora delle due una: o la teoria della relatività è sbagliata, o la distanza che separa le due particelle non esiste, ed è quindi solo illusoria. Ebbene, la seconda ipotesi è quella giusta, e questo principio dà una giustificazione scientifica all’affermazione di molte dottrine orientali secondo le quali siamo tutti Uno, e che la separazione è solo una mera illusione.
Di fatto le due particelle rappresentano due diverse visioni di un’unica cosa.
Ma tornando all’ipotesi fatta all’inizio di questo post, secondo cui gli eventi osservati vanno ad influire a tempo zero sugli eventi del passato che ne sono la causa apparente, ecco che forse troviamo molte similitudini.
Se tutto è Uno, non può esserlo solo spazialmente, ma lo deve essere anche temporalmente, altrimenti che Uno sarebbe?
E allora vuoi vedere che l’entanglement opera non solo spazialmente, ma anche temporalmente?
Di fatto viviamo in un continuum spazio-temporale in cui qualsiasi separazione, sia di spazio che di tempo è solo apparente. Ogni evento influenza l’intero Universo, ma non solo a livello spaziale, ma anche a livello temporale, andando a determinare il passato in base all’osservazione che viene fatta nel qui e ora. Nel momento in cui osserviamo qualcosa, quindi (e per osservazione vale anche quella fatta con il pensiero), viene ricreato un intero Universo, con tutto il suo specifico passato contenente solo gli eventi che vanno a rendere ‘reale’ ciò che stiamo osservando nel qui e ora.
E’ solo una mia idea, naturalmente, un’idea un po’ bizzarra che ancora nessuno scienziato ha mai ipotizzato (anche se ha sicuramente a che fare in qualche modo con il concetto di sintropia ideato da Luigi Fantappiè, come mi ha fatto giustamente notare un lettore). Ma le idee più sono bizzarre più ci piacciono, o no?
Paolo Marrone
Ecco il video, buona visione:

Crescita Spirituale
Spazio Interiore
2016
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412

Questo libro è dedicato alle anime che credono che la vita debba essere magica e divertente. Non presenta l'uomo come una piccola e insignificante creatura, codarda e bisognosa, ma come l'essere eterno, infinito e multidimensionale che è in realtà. Il suo scopo è risvegliare in voi il fascino e l'ammirazione nei confronti della vita.
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Una volta risvegliata l’innata capacità di meravigliarsi nei confronti delle molteplici risorse della vita, basterà seguire le indicazioni e gli esercizi presentati e commentati nel libro...(Continua)
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E’ una teoria che richiama il concetto di sintropia elaborato dal matematico Luigi Fantappié
Grazie Luca, non conosco Fantappiè, approfondirò i suoi studi.
Paolo, condivido pienamente la tua teoria. Grazie per averla condivisa con noi.
Il video è strepitoso, complice la musica di Hans Zimmer…
Interessante teoria che apre infinite interpretazioni sul nesso di causalità. Una delle cose che non mi spiego è che, secondo tutti gli autori letti sull’argomento, il collasso della funzione d’onda che materializza in un’unica possibilità un evento è promossa dall’atto cosciente dell’osservazione. Famoso l’esperimento della doppia fenditura dove un singolo fotone sparato passa in entrambe provocando le fasce di interferenza e quindi comportandosi da onda ma se viene osservato anche a valle delle stesse fenditure modifica il suo passato comportandosi da particella. Ma tutto questo siamo noi con la nostra coscienza a causarlo. Nelle piante quale coscienza collassa la funzione d’onda nell’unica efficace affinché raggiunga i cloroplasti?
Siamo sempre noi che osserviamo la fotosintesi e che quindi determiniamo il percorso della luce verso i cloroplasti.
Senti Paolo, ma come la mettiamo con i suoni? Ossia se sentiamo ma non vediamo qualcosa, tipo sono in un bosco, sento un fruscio, non vedo nulla anche se mi giro dalla parte verso cui ho sentito provenire il suono. Nulla si collassa anche se c’è l’atto dell’osservare e pure un osservatore, tanto che il fruscio potrebbe provenire da un orso, una persona o un uccellino. Quindi?
Per ‘osservazione’ in fisica quantistica si intende la percezione di un evento, indipendentemente dall’organo di senso interessato. Se ascolti un suono, tocchi qualcosa, la annusi o ne senti il sapore, comunque stai facendo collassare un’onda di probabilità, che materializzerà la materia corrispondente.
Dott Marrone è possibile secondo la sua esperienza recuperare una relazione sentimentale utilizzando la legge di attrazione?
E’ possibile ottenere qualsiasi cosa, ma il mio consiglio è quello di chiedere la felicità in amore, non il ritorno di una persona in particolare. Nei nostri desideri non dobbiamo mettere nomi, luoghi o tempi. L’Universo saprà fare ciò che è meglio per noi. Se poi la persona a cui pensiamo è quella che può darci la felicità che chiediamo, ci porterà quella, ma qualsiasi tentativo di forzare questa cosa renderà più difficile, se non impossibile il tutto.
Complimenti!!!
Grazie 🙂
Dott. Marrone
Afantasia più acusia non vanno d’accordo per tutti coloro che hanno assolutamente bisogno della memoria fervida ed efficiente. Tuttavia capita che questo sia possibile, non solo per svolgere nella vita pratica – mettiamo – ruoli di progettista di complessi meccanismi robotici ed impianti in genere, ma anche dell’altro. Come concepire (in che modo?) disegni del genere artistico (in apparenza) tratti dalle mappe di città. Uno dei tanti casi:
http://www.esonet.it/modules.php?name=News&file=article&sid=1513
E se fosse a causa dell’entanglement temporale?
Cordialità, Gaetano Barbella
Grazie Dott. Marrone, è stato molto illuminante per me quel che ho letto, in quanto già da due anni a questa parte, avevo afferrato in qualche modo il concetto sintropico ancor prima di scoprire questo termine e il suo significato. In qualche modo sono arrivato, da solo e indipendentemente da qualsiasi lettura in merito, al concetto dell’influenza basilare che esercita il futuro sul passato, e quindi di come sia l’effetto a determinare la causa e non il contrario.
La visione ora di questo concetto applicato sulla base dell’entanglement mi sembra molto significativa. Mi ha fatto riflettere molto.
Cordiali saluti, Angelo