Ecco una dimostrazione reale, capitata a me, del potere del Ho’Oponopono
Riprendo il discorso relativo alla purificazione di se stessi per darvi una dimostrazione reale di quanto questo metodo sia potente nel purificare il subconscio e di come questo possa avere un impatto reale sulla nostra esistenza.
E’ un episodio che mi è accaduto qualche giorno fa, e del quale voglio rendervi partecipi per darvi un esempio reale del potere del Ho’Oponopono.
Se avete letto i miei recenti articoli sull’argomento, ricorderete sicuramente che questa pratica di purificazione deriva da un’antica pratica Hawaiana che permette di annullare tutti i ricordi del passato che influenzano il nostro subconscio, e di conseguenza cambiare in meglio la nostra vita.
Ho letto molto su questa pratica, e la esercito oramai da diverso tempo, ma fino ad ora non avevo ancora avuto una reale esperienza del vero potere del Ho’Oponopono, non fino all’episodio che mi è accaduto qualche giorno fa, e che desidero raccontarvi.
La mia esperienza pratica sul potere del Ho’Oponopono
Poco più di un mese fa sono scivolato in bagno, e mi sono purtroppo fratturato un dito del piede destro. Come prescritto dal medico che mi aveva prestato le cure dopo il fattaccio, dopo circa 30 giorni mi sono recato in ambulatorio per eseguire le lastre necessarie per verificare che la frattura si fosse regolarmente rimarginata.
Quella mattina allora verso le 12 mi sono recato presso il reparto di radiologia dell’ospedale pubblico presso il quale avevo l’appuntamento. Appena arrivato noto subito che nella sala d’aspetto c’erano diverse persone in attesa, che parlavano tra di loro nervosamente lamentandosi per l’estrema lentezza con cui stavano chiamando le persone in attesa di eseguire le radiografie.
Avvicinandomi sento che alcuni di loro stavano addirittura aspettando da oltre 2 ore.
Si respirava un’aria decisamente tesa.
Ok, è normale negli ospedali pubblici, direte voi. Ma non lo era per me, che ho imparato in queste situazioni a essere cosciente del fatto che sono io a creare la mia realtà, bella o brutta che sia.
Non potevo quindi dare la colpa a qualcuno ‘al di fuori’ di me. Era chiaro che quella situazione l’avevo creata io, a causa di qualche ‘memoria’ del passato che a livello inconscio si stava materializzando attraverso quella particolare situazione.
Mi sono allora ricordato del potere del Ho’Oponopono di ‘ripulire’ il subconscio dalle scorie del passato, e di conseguenza della possibilità di modificare la propria realtà (ricordate? La realtà esterna è solo il riflesso di quella interna).
Allora perché non provare se quanto avevo letto sul potere del Ho’Oponopono era vero?
Seduto in un angolo della sala d’aspetto ho cominciato a recitare tra me e me l’Ho’Oponopono, cercando di concentrarmi sul fatto che ero io e solo io il responsabile di quella situazione.
Ecco l’effetto sperato!
Ebbene, dopo qualche minuto da quella mia decisione sento che iniziano a chiamare le persone in attesa ad intervalli di circa 4-5 minuti una dall’altra e, cosa davvero incredibile, solamente 20 minuti dopo sento chiamare il mio nome!
Era il mio turno, con un’attesa di soli 20-25 minuti dal mio arrivo, quando come avevo già detto le persone arrivate prima di me avevano sperimentato interminabili attese di diverse ore. L’atmosfera si era improvvisamente ‘alleggerita’ e si respirava un’aria del tutto diversa rispetto a quella sperimentata al mio arrivo.
Vi lascio immaginare la mia gioia, non tanto per essere riuscito ad effettuare la visita in così breve tempo, ma soprattutto perché avevo finalmente avuto una prova diretta ed evidente dell’immenso potere del Ho’Oponopono.
Vi invito allora a rileggere i miei articoli su questa meravigliosa pratica, e a sperimentare voi stessi, attraverso la costante applicazione, l’enorme potere del Ho’Oponopono nel darvi il pieno controllo della vostra esistenza.
E’ una esperienza che vi cambierà la vita, credetemi.
Paolo Marrone
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Paolo, diciamo che questa pratica mi aiuta a non fossilizarmi sulla benedetta vocina che mi fa vedere tutto negativo. Però mi sono accorto di un pensiero che mi arriva sempre quando faccio questa pratica. Cioè che lo faccio solo per interesse personale e quindi una forma di egoismo e perciò chiedere perdono per le brutture del mondo è solo un pretesto per sentirmi pulita la coscienza. Come è possibile? Ovviamente ho qualche credenza limitante fortemente radicata in me che mi fa sentire in colpa.
Quello che fai per te lo fai per il mondo. Tutto ciò che vedi e che sembra separato da te, in realtà è dentro di te, pertanto il perdono che chiedi per te stesso lo chiedi per il mondo intero. Spero questo possa attenuare i tuoi sensi di colpa 😉
Grazie Paolo. Mi sono messo a piangere dopo la tua risposta. Ho sentito ad un tratto che si é aperto un canale dentro di me per fare entrare più luce. Grazie!!!